La tassa di soggiorno, detta anche imposta di soggiorno è un contributo fisso che viene richiesto ai turisti che si alloggiano in alberghi e strutture ricettive delle principali località d’arte italiane e straniere. Normalmente il costo varia a seconda della città e viene riscosso dalla struttura alberghiera dove si sono ospitati i viaggiatori. Ma vediamo nel dettaglio come si applica il regolamento dell’imposta di soggiorno, per partire preparati sapendo del dettaglio quello che dovremo pagare una volta raggiunta la nostra meta di viaggio.
Cos’è la tassa di soggiorno e come funziona
Quanto costa e come si paga la tassa di soggiorno
Per tassa di soggiorno si intende un’imposta per persona a notte che i turisti devono pagare alle strutture alberghiere in cui alloggiano durante il loro viaggio nelle località turistiche che aderiscono a questa normativa. Questa tassa, prevista dalle città italiane e straniere di maggior interesse artistico e culturale, ha dei costi che variano in base alla municipalità e al paese e viene riscossa da hotel, bed and breakfast, ostelli e campeggi. Le strutture ricettive si occupano di addebitare l’imposta di soggiorno, aggiungendola al costo finale della camera e dei servizi offerti ai clienti durante il loro soggiorno.
Come viene calcolato l’importo dell’imposta di soggiorno
Il regolamento della tassa di soggiorno cambia a seconda della località turistica, così come cambia la modalità di applicazione, che va dal versamento di un importo fisso ad uno variabile in base al prezzo dell’alloggio ed eventuali costi extra, come spese di pulizia e ospiti aggiuntivi. In Italia, il costo della tassa di soggiorno varia da €1 a 5 al giorno.
Come si paga la tassa di soggiorno
A fine soggiorno è possibile pagare l’imposta di soggiorno in contanti o con carta di credito, direttamente al gestore della struttura turistica, il quale dovrà rilasciare una ricevuta nominativa di pagamento, o inserire l’importo in fattura indicandolo come “operazione fuori campo IVA”.
Chi è esente dalla tassa turistica
Le persone che non devono pagare il contributo di soggiorno sono:
- Residenti.
- Bambini fino ai 10-12 anni.
- Studenti universitari fuori sede.
- Disabili.
- Accompagnatori di persone disabili o in gravi condizioni di salute.
- Malati e assistenti ai degenti ricoverati presso strutture sanitarie.
- Chi pernotta in ostelli della gioventù.
- Militari.
- Polizia.
- Autisti di pullman.
- Accompagnatori turistici.
Per poter richiedere l’esenzione bisogna presentare un certificato medico che attesti la situazione del malato, il periodo relativo alle prestazioni sanitarie ed il ricovero. Allo stesso modo, l’accompagnatore dovrà dichiarare che il soggiorno presso la struttura ricettiva è finalizzato all’assistenza sanitaria.
Tassa di soggiorno in Italia
Abbiamo visto che il regolamento dell’imposta di soggiorno può essere più o meno caro a seconda della località turistica. La tassa di soggiorno a Roma è la più cara delle città italiane, dove si può pagare fino a €7 a notte per un periodo massimo di 10 giorni. Seguono Venezia, Firenze e Milano. Al sud la città con la tassa turistica più cara è Palermo, con un’imposta che arriva fino a € 3 a notte nelle strutture più lussuose. Ma troviamo anche Lecce, Salerno, Catania e moltre altre località turistiche.
Imposta di soggiorno in Europa
Se viaggiate in Europa troverete diverse città che hanno introdotto il regolamento dell’imposta di soggiorno. Quali? Ad esempio ad Amsterdam e Berlino l’imposta di soggiorno si calcola sul 5% del pernottamento, mentre a Parigi la tassa turistica va da 0,42 cent. a €1,50 al giorno a persona. L’Italia resta il paese europeo con la tassa di soggiorno più alta.
Tassa di soggiorno fuori dall’Europa
Stati Uniti
Oltre a quello che dovrete pagare per ottenere l’ESTA, bisognerà abbonare la tassa di soggiorno a seconda dello Stato o della città dove pernotterete. A New York, ad esempio, la tassa equivale a 3,5 dollari a notte, in altri località rappresenta un 5-7,5% della fattura.
Giappone
La tassa di soggiorno in Giappone varia a seconda del prezzo del soggiorno, e si paga a partire de 10.000 yen a notte.
Marocco
In Marocco l’imposta di soggiorno equivale a € 1 e € 2,5 a notte in funzione della categoria dell’alloggiamento.
Malesia
Da agosto 2017 anche la Malesia imporrà il pagamento della tassa di soggiorno ai turisti. La tassa non influenzerà gli alloggi con meno di 10 camere o gestito da enti religiosi o ‘no profit’.
Tassa di soggiorno e IVA. Il fuori campo IVA
La tassa di soggiorno è esente dall’applicazione dell’IVA? Sì, l’importo dell’imposta di soggiorno deve essere versato direttamente al gestore della struttura turistica che emette una ricevuta o inserisce il relativo importo indicandolo come “operazione fuori campo IVA.”
Viaggiare sicuri
Una volta scelto il percorso di viaggio, è utile stipulare una buona assicurazione di viaggio. A seconda delle vostre necessità potrete trovare delle polizze specifiche, come Totaltravel o Totaltravel annual, adatte per la buona riuscita della vostra vacanza. Affidatevi alla sicurezza di viaggiare con un’assicurazione che possa proteggervi in caso di cancellazione, perdita dei bagagli, spese sanitarie, e di fronte a tutti quegli spiacevoli inconvenienti che posso presentarsi durante una vacanza.
Vi sono persone che non devono pagare il contributo di soggiorno, ad esempio i disabili.
Se un Comune non non considera esenzioni o non le accetta, cosa fare?
La tassa di soggiorno non può però essere addebitata ad alcune categorie di viaggiatori:
* I residenti nel comune
* I bambini di età inferiore a 12 anni
* Gli studenti universitari fuori sede
* I disabili e gli accompagnatori
* I militari e le forze di polizia
* Autisti di autobus, treni e accompagnatori turistici
* Malati in strutture sanitarie e i familiari accompagnatori
* Residenti negli ostelli della gioventù
È comunque conveniente informarsi presso il Comune della città prima della partenza.
Grazie e un saluto