Ice climbing: l’arte dell’arrampicata su ghiaccio

L’arrampicata su cascate di ghiaccio ha conosciuto negli ultimi anni un’evoluzione incredibile, sicuramente dovuta al progresso tecnico dei materiali ma anche a particolari condizioni atmosferiche. L’ice climbing si può praticare solo in brevi periodi dell’anno e in condizioni ogni volta diverse perché si adattano in base alla consistenza del ghiaccio. È opinione comune che l’ice climbing sia un’attività per pochi sportivi, che sfidano impavidi il grande freddo grazie alla loro forza fisica. Ciò è assolutamente falso, in realtà l’unica differenza è che per affrontare una cascata di ghiaccio è necessaria una tecnica di maggiore rispetto a quella richiesta per una scalata classica su roccia. Per questo motivo è consigliabile praticare l’ice climbing solo accompagnati da un professionista in grado di garantire la sicurezza della salita sulle cascate di ghiaccio. 

Informazioni utili per la pratica dell’ice climbing 

L’arrampicata su cascate di ghiaccio deve sempre essere accompagnata da prudenza ed attenzione, inoltre è fondamentale seguire una serie di suggerimenti utili: dall’abbigliamento tecnico ai movimenti per affrontare l’arrampicata sul ghiaccio. Vediamone insieme alcuni.  

Tecnica arrampicata su ghiaccio 

L’arrampicata su ghiaccio prevede che lo scalatore affronti la parete “faccia a monte” e che si innalzi piantando alternativamente una delle due piccozze impugnate ed infiggendo nel ghiaccio le punte frontali dei ramponi. Le piccozze utilizzate sono più corte di quelle classiche da escursionismo-alpinismo, spesso col manico curvato, e bilanciate in modo da poter assestare un colpo efficace con la becca. La tecnica fondamentale dell’arrampicata su ghiaccio è nota come front pointing. Questa tecnica si basa su quattro elementi: puntare i ramponi, proseguire con gli attrezzi (le piccozze tecniche), trovare la posizione di equilibrio del corpo e terminare il movimento con la fase di trasferimento del peso. Per poter realizzare con successo questi movimenti serve agilità, equilibrio e una buona dose di coordinazione.  

Inoltre, ogni movimento deve iniziare e finire con la posizione a triangolo. Il centro della massa dell’alpinista, ciò che mantiene stabili le prese coi ramponi e con le piccozze, deve essere il punto centrale di un triangolo formato dai piedi (base) e dalle braccia (punta). 

Scarponi e ramponi 

I ramponi sono un accessorio indispensabile dell’ice climbing. Ne esistono di alluminio o di acciaio: se avete intenzione di scalare una parete verticale optate per i ramponi in acciaio, sono meno leggeri, ma sicuramente più resistenti. Sceglieteli con attacco rapido in modo che si aggancino facilmente agli scarponi da alpinismo. Quando si scala bisogna fare attenzione all’angolatura del tallone rispetto alla parete: i piedi devono rimanere perpendicolari alla superficie ghiacciata. Prima di effettuare un movimento bisogna spostare il peso del corpo sulla punta dei ramponi ancorati alla parete. 

Piccozza e attrezzatura aggiuntiva 

La piccozza, insieme ai ramponi, è il punto di collegamento con il ghiaccio. Diventa quindi una vera e propria estensione del corpo dell’alpinista. Proprio per questo è importante scegliere quella giusta, mantenerla nella maniera corretta e soprattutto imparare a utilizzarla nel migliore dei modi. Per affrontare un’arrampicata su cascate di ghiaccio ripide si utilizzano piccozze tecniche, diverse da quelle classiche. La piccozza si compone di una testa, un manico e di un puntale; possono essere monoblocco, o modulari. Sono indispensabili nell’arrampicata su ghiaccio e stanno alla base della tecnica di progressione frontale su cascate di ghiaccio. Questa tecnica di scalata consiste nel puntare, una alla volta, le piccozze in parete e nel salire facendo forza proprio sulle becche fatte penetrare nel ghiaccio. Prima di appigliarsi alla piccozza è sempre necessario fare un test per scoprire se l’attrezzo reggerà il peso oppure no. 

Inoltre è consigliabile avere delle viti per il ghiaccio per assicurarsi in parete, corde impermeabilizzate da 60 metri, moschettoni, freno discensore, imbracatura, guanti idrorepellenti e casco omologato. 

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Il ghiaccio 

Il ghiaccio è un materiale imprevedibile e mutevole, per questo rappresenta uno degli elementi più problematica di questa pratica sportiva. Il primo segreto per una buona arrampicata è conoscere a fondo l’ambiente in cui si desidera praticare l’ice climbing, non si inizia a salire se non si è prima testata la qualità del ghiaccio e studiata nel dettaglio la conformazione della cascata di ghiaccio. Ad esempio, se la temperatura è troppo rigida il ghiaccio sarà troppo duro e tenderà a spaccarsi in mille pezzi. Se fa troppo caldo, invece, il ghiaccio sarà molle rendendo l’ascesa altrettanto pericolosa. 

Scala delle difficoltà di una cascata di ghiaccio 

Le cascate di ghiaccio non devono essere considerate come una trasposizione invernale dell’arrampicata estiva, soprattutto per via dell’elemento ghiaccio, diverso dalla roccia per la sua fragilità, e soprattutto per via delle componenti ambientali mutevoli e potenzialmente pericolose in cui le stesse cascate si trovano.  

Sarà necessario esaminare le componenti ambientali e gli elementi climatici che possono influenzare l’arrampicata. Per questo è fondamentale estendere l’osservazione ad ampio raggio, prima a casa con cartine e guide topografiche, poi durante il tragitto in auto, così come durante tutto il percorso di avvicinamento. Durante l’arrampicata non bisognerà abbassare la soglia di attenzione, a tutti i livelli di scalata, sarà necessario rimanere in allerta per ogni eventuale variazione strutturale, ambientale e climatica. 

Oggi sono disponibili tutti i mezzi necessari per formarsi ed informarsi. Esistono corsi, scuole, professionisti, bollettini meteo, bollettini neve e valanghe, guide topografiche che possono aiutare a imparare e a fare un buon quadro della situazione di un luogo a noi più o meno sconosciuto.  

Partite con un’assicurazione sportiva   

Se non ci si prepara adeguatamente, l’arrampicata sul ghiaccio può diventare un’attività pericolosa. Per questo motivo è importante stipulare un’assicurazione sportiva prima della pratica di questa attività. La polizza Totalsports di InterMundial assicura durante la pratica sportiva e durante il resto del viaggio, potrete quindi contare con tutte le garanzie di un’assicurazione viaggio: spese sanitarie, problemi con il trasporto o con i bagagli, e con quelle di un’assicurazione sportiva, come ad esempio assistenza, ricerca e soccorso, rimpatrio e trasporto sanitario. Se viaggiate all’insegna dello sport, o se lo sport è uno dei motivi principali che vi spingono a fare le valige, un’assicurazione sportiva sarà un elemento fondamentale da acquistare prima della partenza. 

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