Valle Stretta, luogo ideale per attività sportive e turismo

Testo di Gabriele Ferreri.

La più italiana delle valli francesi e la più francese delle valli italiane“*. Dal 1947, data dei Trattati di Parigi, entrata a far parte del territorio francese, abitata e frequentata da italiani da sempre, geologicamente francese, idrograficamente italiana dal momento che è percorsa dal Rio di Valle Stretta che è tributario della Dora di Bardonecchia.

Inserita nel comune di Névache, la Valle Stretta, o Vallée Étroite in francese, costituisce la parte più settentrionale del dipartimento delle Alti Alpi (Departement des Hautes Alpes) e della più estesa regione denominata “region pacà“: Provence-Alpes-Côte d’Azur.

La parte più settentrionale del dipartimento delle Alti Alpi

La valle si sviluppa per 10 km circa e occupa una superficie di 40km2. Per più della metà del suo sviluppo, in basso, si presenta stretta e incassata, più aperta, invece, in alto. Dai boschi di conifere, tra cui il pino uncinato, il pino cembro e il pino mugo, si passa alle più vaste praterie ricche di corsi d’acqua e laghi alpini.

Valle a vocazione pastorale (se si esclude la presenza della miniera di ematite del Bancé) addirittura dal 1258, data di un documento nel quale pare si attesti che, in questo territorio, venivano a pascolare le greggi dell’abbazia cistercense di Santa Maria di Lucedio (Trino Vercellese). E valle sacra, per certi aspetti. Il nome del monte Tabor richiama infatti il più lontano monte Tabor di Galilea, in Israele, sul quale avvenne, secondo i Vangeli, la trasfigurazione di Gesù.

Le sue montagne, composte da una ricca varietà di rocce tra le quali dolomie e calcari dolomitici, sono anche note come Dolomiti di Valle Stretta. Proprio grazie a queste vette da fine ‘800 si è sviluppato il turismo in valle. Turismo, però, legato all’alpinismo esplorativo di grandi nomi quali, solo per citarne alcuni, Motti, Gervasutti, Boccalatte e Bonatti. Da non dimenticare, inoltre, che nel 1985 sulla famosa parete dei Militi (400 m di roccia verticale) si è tenuta la prima competizione internazionale di arrampicata sportiva.

Per tutte queste (e altre) caratteristiche la Valla Stretta è una meta imprescindibile per ogni escursionista che vi si voglia avventurare tanto nella stagione estiva quanto in quella invernale.

Per la stagione invernale è possibile raggiungere Grange di Valle Stretta ed il bel Rifugio I Re Magi (1780 m), partendo dalle piste di fondo di Pian del Colle (dopo Bardonecchia si prosegue e si supera Melezet) e procedendo su strada sempre ben battuta fino, appunto, al rifugio. L’utilizzo delle ciaspole, fino a qui, non è necessario, mentre lo diventa per procedere eventualmente fino al Lago Verde (di cui consigliamo la variante più sicura che passa sulla sinistra orografica del torrente).

* Definizione tratta da Muntagne Noste (Anno 2012 – Numero 27)

FotoGabriele Ferreri

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