Intervistiamo… Benedetta Musso di ‘MyBicyclette’

MyBicyclette è una start-up giovane e indipendente, dedicata alla vendita di accessori glamour per biciclette.

Dietro a questo progetto c’è Benedetta, una neo-mamma di 34 anni profondamente legata al mondo delle biciclette, che ha deciso di trasformare la passione per le due ruote in questa nuova appassionante avventura.

Benedetta, raccontaci, qual è stata l’idea che ti ha spinto ad aprire questo e-commerce dedicato alle due ruote?

Il motivo principale era quello di realizzare un sogno: far diventare una passione un lavoro. Adoro andare in giro in bicicletta e mi piace scovare in giro oggetti dal design ricercato. Ho unito questi due interessi ed è nato MyBicyclette, un e-commerce dedicato alla vendita di accessori di stile per chi ama come me andare a zonzo sulla due ruote. Dopo anni di esperienza nel settore della comunicazione web per aziende nell’ambito della sostenibilità ambientale e nella vendita on-line tramite e-commerce, ho deciso di mettermi in proprio: ho creato la mia start-up e, con l’aiuto di alcuni amici stiamo portando avanti questa impresa che ci sta già regalando grandi soddisfazioni.

MyBicyclette si presenta come un ‘modello di stile di vita’, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale. Credi che la bicicletta possa aiutare a migliorare le nostre città?

Assolutamente sì. In questi anni c’è stato il sorpasso storico della bici sull’auto: in Europa nel 2012 sono state vendute quasi 20 milioni di bici contro 12 milioni di auto. E questo trend non si è registrato solo nei Paesi del Nord ma anche in Italia. La filosofia di MyBicyclette corre di pari passo con questa tendenza: la mobilità sostenibile, e in particolare quella ciclabile, è diventata una cultura trasversale e una pratica condivisa. Non solo un modo diverso – dolce – per vivere e spostarsi, ma anche un vero e proprio stile di vita, in cui le persone ricercano e affermano la propria identità.

Perché diciamolo, la bicicletta oggi come oggi va di moda, è un fenomeno non più legato solo al mercato di nicchia dei ciclisti su pista: sempre più cittadini usano la bicicletta come alternativa al traffico cittadino, dove a regnare sono i Suv. Parliamo di migliaia di abitanti di grandi città che usano quotidianamente la bici per una motivazione molto semplice e pragmatica: arrivano prima a destinazione, parcheggiano prima e non pagano nulla – quindi risparmiano. Si parla anche di ragazzi liceali e più in generale di chi non ha la patente o non può permettersi di “mantenere” un’auto e che con la bici può muoversi in autonomia.

Sono compresi anche chi ha particolari idee e sensibilità: ambientalisti (non si inquina e non si sprecano risorse energetiche), salutisti (si fa del sano movimento), new-Global (non si finanziano le multinazionali del petrolio), chi cerca uno stile di vita più sobrio. Ecco, MyBicyclette parla a tutte queste persone: non si pone solo come vetrina on line di prodotti e accessori ma vuole anche promuovere il ciclismo con la speranza farlo diventare sempre più una pratica condivisa.

Nel sito è possibile trovare oggetti provenienti da tutto il mondo. Quanto è importante l’aspetto internazionale in questa attività?

MyBicyclette ha come mission quella di proporre on line gli accessori più di tendenza nei luoghi dove è più radicata la cultura della bici, come Copenhagen, Amsterdam, San Francisco, Londra, New York… Vogliamo insomma avere una vetrina di prodotti che in Italia è difficile trovare. La stessa cosa la stiamo riproponendo all’estero, facendo un lavoro a specchio: offrire in Europa e al resto del mondo le piccole eccellenze del Made in Italy. Nel catalogo stiamo inserendo infatti artigiani e designer che si sono specializzati nel produrre accessori ed abiti specifici per chi ama andare in bici con stile.

E’ sempre più comune vedere viaggiatori in giro per il mondo in bicicletta. Pensi che questo modo di viaggiare stia aumentando?

Il cicloturismo è ormai un settore consolidato. Sempre più persone scelgono infatti di organizzare le loro vacanze in bicicletta. Investire nel cicloturismo consente di allargare l’offerta da parte del territorio su zone che a pieno diritto rientrano nel patrimonio locale ma che, solitamente, rimangono nascoste ai più perché penalizzate dall’assenza di copertura logistica o perché non coperte da comunicazione di tendenza. Sviluppare un turismo di nicchia, abbinato a circuiti storico-culturali o enogastronomici già consolidati, aiuterebbe le persone a ritrovare una dimensione più contemplativa della vita: la macchina scorre lungo le cose, la bici le attraversa guardandole.

In Italia è stata persino creata “Bicitalia” una mappa interattiva di piste ciclabili messa a punto da Fiab  che, con l’aiuto del ministero dell’Ambiente e di molte Regioni, propone 18 mila chilometri di strade ciclabili di cui 10 mila già mappati, 18 itinerari e 50 “ciclovie di qualità” – ovvero itinerari prevalentemente su pista ciclabile che, per caratteristiche del paesaggio, sicurezza e servizi offerti, sono considerati al di sopra della media nazionale.

City lover, Hipster e Fashionista, qual è il profilo più attivo sul portale?

Direi che non c’è un profilo più attivo anche perché, oltre a queste figure, gli stili sono tantissimi: come dice un nostro claim “due ruote mille stili”. La nostra idea è questa: sulla bicicletta ognuno deve rimanere quello che è nella propria vita. Per intenderci, un professionista non deve rinunciare alla propria eleganza per andare in bici, quindi gli proponiamo una borsa fighissima per presentarsi alla udienze. E questo discorso vale per tutte le altre “categorie”.

Cosa consigli a chi si sta avvicinando al mondo bicicletta?

Consiglio di informarsi su tutto quello che gira attorno al mondo delle due ruote; oggi il mercato della bicicletta è eccezionale, esistono tantissimi produttori che possono soddisfare qualsiasi desiderio del cliente più esigente. Dalle bici vintage alle fix bike, da quelle a pedalata assistita alle bici personalizzabili con pezzi provenienti da diverse parti del mondo… Ci sono sempre più progetti per lo sviluppo di accorgimenti che aiutano il cittadino ad essere più sicuro sulle piste ciclabili della propria città, come telai auto riflettenti per essere visti di notte dalla auto, o ruote con dinamo che aiutano nella pedalata durante le salite. E ho persino conosciuto architetti che stanno ridisegnando le strutture urbane per adattare le città alla bici.

E poi la bicicletta è un’esperienza fantastica: oltre a mantenerti in forma ha un effetto positivo sull’umore, grazie alla produzione delle endorfine che si sviluppano durante il movimento. Ti permette di vedere la città con un occhio diverso, ti evita lo stress del traffico, non inquina ed è economica.

Insomma la bicicletta è il futuro della nostra mobilità.

Via | InterMundial Assicurazioni Sportive

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