Escursione nelle bellissime Terre del Barolo

Il paesaggio collinoso delle Langhe

Testo di Gabriele Ferreri

Territorio dai vini eccezionali in cui le qualità paesaggistiche si fondono in un equilibrio perfetto di elementi storici ed architettonici, le Langhe sono un’entità geografica ben definita, che occupa la parte centro-meridionale del Piemonte. Delimitate a occidente dal Tanaro, linea fisica di separazione con il Roero, questo sistema collinare è definito anche dallo scorrere del Belbo e del Bormida, fiume che invece ne traccia il confine orientale con la Langa Astigiana.

L’autunno è senza dubbio una delle stagioni migliori per andar per langa in un territorio in cui cultura, economia, tradizione ed enogastronomia sono legati al vino. Questo giro ad anello vi condurrà tra stradine, sentieri e ripide capezzagne, congiungendo tre degli undici paesi interessati dalla zona del Barolo: Barolo, Castiglione Falletto, Serralunga d’Alba, La Morra, Monforte d’Alba, Novello, Verduno, Grinzane Cavour, Diano d’Alba, Roddi ed una piccola porzione di Cherasco.

Vi troverete a camminare in un anfiteatro di colline dolci e riposanti, tipiche delle Basse Langhe, con un’altitudine variabile tra i 200 e i 500 metri, dove la vite domina su scenari pittoreschi, ricchi di colori suggestivi e inattesi contrasti.

Si parte da Monforte d’Alba salendo le suggestive vie del centro storico, ornate di rose rampicanti, fino all’Auditorium Horszowski (piccolo anfiteatro dall’acustica perfetta) per poi dirigersi verso Villa Beccaris dietro la quale partono le prime segnalazioni con paline di legno e tacche rosse e bianche per Serralunga d’Alba. La strada prosegue per un lungo tratto in discesa, prima su strada asfaltata e poi su stradina sterrata, per poi salire tra le vigne fino a raggiungere Serralunga d’Alba e il suo castello.

Da qui, nuovamente in discesa, si prosegue ancora su strada asfaltata. In questo tratto vi consigliamo di fare attenzione e, in prossimità della borgata I Vei, prendere la deviazione sulla destra (direzione Grinzane Cavour) e seguire le tacche rosse e bianche fino alla borgata Gabutti. Attraversata la borgata si svolta a destra scendendo ripidamente in mezzo alle vigne e seguendo, questa volta, alcune tacche azzurre e bianche.

Dopo alcuni passaggi in mezzo al bosco si arriva alla strada di fondo valle in prossimità dell’azienda vitivinicola Villadoria. Da qui, verso sinistra, ancora un breve tratto su asfalto per poi salire su ripida capezzagna fino a Castiglione Falletto dove, trovandovi a metà del vostro percorso (10 km circa), potete eventualmente fermarvi per una pausa pranzo.

Da Castiglione Falletto si prosegue, con panorama a 360°, sulla strada del ritorno a Monforte d’Alba. Alternando brevi tratti di asfalto a boschi e vigneti, l’ultima ripida capezzagna vi farà raggiungere la piccola cappella di Santo Stefano (risalente al XII secolo) nei pressi di di Perno. Da qui, sempre seguendo le indicazioni, si raggiunge Monforte d’Alba in circa un’ora e mezza di cammino.

A piedi… vai veramente in campagna, prendi i sentieri e costeggi le vigne, vedi tutto. C’è la stessa differenza che guardare un’acqua o saltarci dentro.

Cesare Pavese (Il Diavolo sulle colline)

FotoGabriele Ferreri

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